Oggi la liturgia ci porta sulle rive del Giordano dove Giovanni battezza: qui abbiamo la terza manifestazione di Gesù:
La prima con i pastori che andarono a Betlemme e trovarono un bambino avvolto in fasce,
la seconda con i Magi che giunti da lontano adorano il bambino
la terza è qui nelle rive del Giordano dove Gesù si mescola alla folla, e Giovanni Battista lo battezza.
Ci sarà una quarta manifestazione di Gesù, ma sul calvario quando alla sua morte il centurione pagano dirà: “Davvero quest’uomo era figlio di Dio” (Mc.15,39).
Tutti gli evangelisti raccontano il battesimo di Gesù, solo Marco in modo scarno dice che Gesù venne da Nazareth e fu battezzato da Giovanni.
Vediamo alcuni passaggi:
ormai la fama di Giovanni battezzatore si è diffusa in tutta la Palestina e le folle accorrono a lui per ricevere con il battesimo il per il perdono dei peccati.
Il battesimo è simbolo di morte: ci si immerge nell’acqua che significa morire al passato e si emerge perdonati dai peccati.
Gesù non arriva in pompa magna ma si presenta da Giovanni mescolandosi con la folla. Si fa battezzare e poi quando esce dall’acqua accade un qualche cosa di straordinario: “vide squarciarsi i cieli, lo Spirito scendere su di lui come una colomba e si udì una voce dal cielo: questi è il figlio mio l’amato in te ho posto il mio compiacimento”.
Proviamo a meditare su queste episodio:
- Intanto Gesù si fa battezzare: che bisogno aveva di farsi battezzare? Non aveva peccati da farsi perdonare. Battesimo significava immergersi nelle acque del fiume Giordano e chiedere perdono, cioè ci si impegnava a cambiare stile di vita.
Con questo gesto Gesù dice a noi che c’è una via semplice per farsi perdonare i peccati: farsi battezzare. Ma non basta ricevere il battesimo: occorre poi vivere come Gesù ci ha insegnato.
Infatti un giorno Gesù dirà a Giacomo e Giovanni che gli chiedevano di sedere alla sua destra e alla sua sinistra: “Potete bere il calice che io bevo o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato? Gesù si riferiva alla sua morte. (Mc10,35-40)
Quindi essere battezzati significa seguire Gesù sempre anche a costo di essere perseguitati e uccisi come sarà perseguitato e ucciso Lui.
Vuol dire ancora che con il battesimo noi ci immergiamo nella vita morte e risurrezione di Gesù. - Si squarciarono i cieli: ci richiama le parole del profeta Isaia: “ oh, se tu squarciassi i cieli e scendessi!” (Isaia 63,19), ma anche che cosa accadrà quando Gesù morirà in croce: “Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo” (Mc15,38). Il velo squarciato è il segno che ognuno di noi può essere in comunione con Dio attraverso Gesù.
Stupendo questo: con questo episodio ci viene detto che Dio non è arrabbiato con noi, ci ha donato il suo Figlio che ci ha rivelato il suo amore. Possiamo allora guardare Dio non con la paura di esser condannati, ma con la certezza di essere perdonati e amati: un amore senza limiti.
Poi lo Spirito discende su Gesù in forma di colomba:
la colomba nella tradizione era conosciuta per il suo “attaccamento” al nido, allora durante il battesimo il fatto che la colomba scenda su Gesù come se fosse il suo posto desiderato indica che Gesù, che si fa dono d’amore, diventa casa dello Spirito: su Gesù scende lo Spirito creatore che porta a compimento il progetto di Dio sull’umanità, il progetto della creazione.
Lo Spirito diventa quella forza ed energia creatrice che ci aiuta a vivere da figli di Dio perdonati e amati da Lui. Questo Spirito viene donato a noi nel battesimo.
Infine la voce del Padre: questi è il figlio mio l’amato in te ho posto il mio compiacimento”. Espressione stupenda: viene rivelata la vera identità di Gesù: Gesù è il Figlio di Dio l’amato, figlio che verrà condannato e ucciso.
Espressione che troveremo sul calvario, quando il centurione, un pagano, uno straniero, un boia presente alla crocifissione vedendo morire Gesù dirà: “Davvero quest’uomo era figlio di Dio” (Mc.15,39).
Ho voluto commentare così questa stupenda pagina di Vangelo perché quanto avviene nel fiume Giordano avrà il suo coronamento definitivo sul calvario.
Allora siamo chiamati a vivere il nostro battesimo, a imitare lo stile di vita di Gesù sapendo che il suo Spirito ci accompagna sempre.